Il miracolo che salva il mondo , il dominio delle faccende umane, dalla sua normale, “naturale “rovina è in definitiva il fatto della natalità, in cui è ontologicamente radicata la facoltà dell’azione . E’, in altre parole , la nascita di nuovi uomini e il nuovo inizio , l’azione di cui essi sono capaci in virtù dell’esser nati. Solo la piena esperienza di questa facoltà può conferire alle cose umane fede e speranza, le due essenziali caratteristiche dell’esperienza umana (…) Fede e speranza nel mondo …
Da qualche parte nelle pagine di “ Vita activa “(Bompiani) Hannah Arendt, “The human condition “, 1958.