Il terremoto nelle fantasie infantili

Questo spazio vuole essere un piccolo contributo a creare una maggiore sensibilità verso temi di natura psicologica: in questa sede si potranno avvicendare citazioni tratte da autori che sono per noi importanti e, in qualche modo,illuminanti aspetti significativi della vita psichica ed emotiva, riflessioni da un punto di vista psicologico su argomenti che ci sembrano di attualità o particolarmente urgenti, proposte di letture o di visioni di film interessanti da un versante psicologico, recensioni di libri di colleghi ed amici.

Lo scopo è quello di alimentare uno scambio più partecipe e vivo intorno e tra le culture dell’infanzia e del mondo adulto.

Per iniziare vorremmo suggerire la lettura di un libro per bambini cui ci si potrebbe accostare per avvicinare il tema del terremoto, oggi purtroppo attuale.

Il nostro modo di vedere non vuole essere una prospettiva psicologica per interpretare e ridurre il significato di una storia, ma per chiarire zone d’ombra, stabilire, per quanto possibile, analogie, relazioni, dialoghi e contrasti.

Il libro in questione è “Il drago Aidar” (edizione originale in francese del 2002, trad.It.Ediz.Mondadori) di M.Satrapi, che è anche una nota disegnatrice di fumetti (autrice di “Persepolis”), può essere letto a voce alta da un genitore ad un bambino in età prescolare che poi riguarderà con piacere da solo le illustrazioni, sia da un bambino più grande.

Il libro è illustrato con colori molto vivaci ed è permeato, nonostante il tema grave che affronta, da un’atmosfera giocosa che è importante per il bambino , al di là delle differenze individuali, per poter sentire di padroneggiare un evento che altrimenti, soprattutto attraverso la ricezione indiscriminata di immagini che provengono dalla televisione, è vissuto come qualcosa di incontrollabile e a volte ineluttabile, il bambino che legge o che ascolta la voce del genitore può mettere in funzione una serie di fantasie riparatrici che sono importanti per la sua vita mentale.

L’autrice, inoltre, non esita a esprimere l’idea della responsabilità degli adulti nei confronti di quanto succede, niente è inevitabile e, la maggior parte delle volte, gli interventi degli uomini, come lo sfruttamento spregiudicato dell’ambiente, sono all’origine degli effetti più disastrosi delle catastrofi ambientali.

La protagonista del libro è una bambina che viene inviata dal re del suo colorato paese al centro della terra per cercare il drago Aidar che, improvvisamente, ha fatto tremare la terra del suo paese. La bimba è l’unica a poter affrontare tale viaggio poiché, durante, lo stravolgimento, tutti gli abitanti che si trovavano coi piedi per terra hanno subito delle strane modifiche, lei, invece, poiché saltava la corda e stava sospesa, si è salvata e così parte per un avventuroso viaggio dove incontrerà i personaggi più strani…
Infine, la sua lettura è apprezzabile anche per dare piena legittimità alle teorie infantili: l’autrice, infatti, confessa al termine della narrazione di credere ancora, come la bambina protagonista “sospesa tra cielo e terra”, che al centro del mondo ci sia un drago che fa da custode e veglia su tutti noi.

Una prospettiva sospesa in uno spazio né completamente ideale né assolutamente concreto può permetterci di giocare e di provare piacere nel lanciarsi in un’avventura.

Infatti, le teorie infantili, come ricordava a suo tempo Piaget, lontano dall’essere semplicistiche, sono in realtà alla base dello sviluppo del ragionamento scientifico dei bambini, ma anche della creatività e dell’immaginazione.

Da ultimo, ma non meno importante, Marian Satrapi è nata in Iran, i colori che descrive nel libro sono quelli del suo paese, che ci fa conoscere attraverso le immagini e il racconto, e soprattutto aiuta noi adulti a porci in un’altra prospettiva per guardare da più piani diversi, poterci meravigliare delle differenze e lasciarci arricchire da nuove esperienze. Un libro per bambini non è mai solo per loro…