Il rapporto con l’alimentazione ci accompagna fin dal periodo prenatale con lo scambio delle sostanze nutritive presenti nella placenta e poi con l’allattamento. Attraverso giochi interattivi , esempi tratti dalla storia dell’arte o dalla letteratura e confronti sui ricordi personali si è approfondito il legame profondo tra cibo e affetti nel laboratorio di Psicologia su”Nutrire l’anima, nutrire i sentimenti, energia per la vita “ , mostrando come le esperienze del passato dello “stare insieme “ a tavola influenzano il modo di rapportarsi al cibo e all’attività del mangiare nel presente..
Il diverso rapporto con il cibo si esprime nell’alternativa tra consumare voracemente in fretta ed apprezzare le sensazioni che si provano nell’atto del mangiare in maniera rilassata prestando attenzione alla qualità del cibo.
Se si intende l’alimentazione in senso esteso, allora dovremmo comprendere con ciò tutta l’energia che assorbiamo per poter vivere e crescere: l’acqua, l’aria ma anche le sensazioni e le emozioni che ci vengono trasmesse fin dall’alba della vita grazie alle persone che ci si prendono cura di noi, emozioni che, dopo averle apprese, diventiamo in grado di esprimere, comunicare e scambiare con gli altri.
Purtroppo, come sappiamo, vivere da bambini in ambienti di deprivazione relazionale , affettiva e di disagio mentale trasforma il nutrimento in elemento tossico che ammala le relazioni tra le persone , alimentando sentimenti quali l’avidità, l’arroganza , la superbia, il disprezzo.
All’interno di una famiglia si possono nutrire affetti che rafforzano il legame tra la coppia dei genitori e i figli e tengono vive le connessioni tra famiglia e mondo esterno oppure coltivare sentimenti che alimentano dipendenza e comportamenti antisociali.
La scelta diventa tra generare amore oppure, all’opposto, suscitare odio, infondere speranza o seminare disperazione,contenere la sofferenza depressiva o diffondere ansia persecutoria,creare confusione o pensare ( Meltzer e Harris ) e aggiungeremmo tra separare il corpo e la mente oppure sentire e provare le emozioni nel corpo.
É quindi compito degli adulti garantire le condizioni affinché si crei un clima di sostenibilità e di convivialità per le generazioni future .