Guarda di nuovo e meglio! L’incontro con l’albo illustrato

Ieri ho tenuto un incontro alla libreria Segnalibro di Magenta sull’ albo Illustrato. Continuo a sorprendermi delle straordinarie possibilità di questo mezzo espressivo  ( che  sta attraversando un periodo di  grande  vitalità come all’inizio degli anni novanta accadeva per il fumetto ) e del fascino che esercita quando le persone entrano in contatto con esso. Durante l’ infanzia le mie letture si sono nutrite di fumetti, ma le rare volte che ne  incontravo uno ( negli anni settanta i libri di Munari e Lionni era difficile trovarli in qualche cartolibreria di provincia ) ,come ad esempio quelli di Richard  Scarry, era una vera festa per gli occhi e la fantasia .

Grazie ai figli e ai bambini che ho incontrato nella mia pratica professionale ho avuto modo di riscontrare come gli albi illustrati li coinvolgano, stimolino l’immaginazione e procurino sensazioni piacevoli ( non solo visive e mentali , ma anche tattili, olfattive..) oltre ad aiutarli ad affrontare temi universali che appartengono alla crescita.

Nell’incontro di ieri ho conosciuto delle educatrici di Nido sensibili e competenti che  hanno evidenziato la dimensione relazionale e affettiva degli albi , il loro essere “speciali”e unici  per l’interesse e il livello di partecipazione emotiva che suscita nei bambini e tra gli adulti (quando sono sufficientemente in grado di liberarsi  dal giudicare i libri in base alla morale o a criteri di conformità con la realtà).

L’albo illustrato è quindi un libro particolare che nasce dalla combinazione felice di immagini e figure in un solo testo narrativo dove ogni parola e ogni figura si integra in un progetto unico.

Tony Ross, un illustratore, durante un recente discorso ha affermato che è “salutare per  i bambini credere in ciò che èincredibile . i bambini dovrebbero essere nutriti con il cibo dell’immaginzione e non con quello che proviene dalle convinzioni e dalle credenze presenti nel mondo degli adulti.”

Credo che sia utile per usare in maniera più consapevole questo mezzo espressivo conoscere la sua storia ( dalle grotte agli affreschi di Giotto, da Pierino Porcospino a Babar, dai primi ribelli e incroci con il design e altre forme di comunicazione all’esplosione di stili della globalizzazione), delle sue caratteristiche ( la sua materialità,  le differenze tra i diversi tipi di albi… ) dei suoi codici  ( l’intreccio in un unico testo di elementi visivi e di quelli verbali,  gli elementi del paratesto..) e delle funzioni psicologiche ( la condivisione nella lettura, il rapporto tra ritmo e  tempo , il ruolo della fantasia e della nominazione , il significato degli spazi bianchi e del luogo transizionale …) .

Inoltre spesso gli albi illustrati funzionano da introduzione al linguaggio dell’arte, permettendo ai bambini di entrare in confidenza con le immagini estetiche.

Quello che trovo bello ad ogni incontro è quanto gli albi , quelli che non sono seriali o commerciali, sfidino i nostri pregiudizi e modi  abituali di  vedere le cose, spingendoci a guardare meglio ciò che ci circonda senza fretta e  a fare attenzione ai dettagli , alle cose piccole, minuscole e fragili a cui spesso non attribuiamo importanza ( come può essere un verme, una biglia, un filo d’erba o di ragnatela, un sasso, un  bottone, un rigagnolo d’acqua, una cordicella e così via …).

 

I libri di cui si è parlato :

  •  “Gedeone in Africa”  di B.Rabier
  • “Babar l’elefantino” di L.Brunhoff
  • “L’uomo della luna “ di T.Ungerer
  • “ A caccia dell’orso” di M.Rosen e H.Oxenbury
  • “Apri questo libro” di J.Klausmeier e S.Lee
  • “Gli uccelli” di G.Zullo e Albertine
  • “I cinque malfatti” di B.Alemagna